L’utilizzo della mastoplastica additiva ibrida è una tecnica che sta diventando sempre più popolare tra le pazienti desiderose di aumentare visibilmente la propria taglia del seno in modo efficace per ottenere un décolleté più bello e armonico.
Questa procedura è infatti il risultato di una doppia operazione che concilia l’utilizzo delle tradizionali protesi mammarie con infiltrazioni di grasso autologo.
Parliamo perciò della fusione tra la mastoplastica additiva e il lipofilling.
In base al risultato desiderato, al tipo di protesi mammarie, al grado di aumento volumetrico e all’ anatomia della paziente si definirà in fase di visita preoperatoria la procedura di inserimento della protesi mammaria più idonea che può essere rispettivamente sotto-fasciale o dual plane.
La dimensione dell’impianto dipende anche dalla quantità di grasso a disposizione.
Il lipofilling
Può essere, pertanto, molto utile per rimodellare la mammella e consentire un migliore alloggiamento della protesi, oppure per rendere meno visibile la protesi nelle zone dove i tessuti sottocutanei sono più sottili (quadranti laterali e superiori). Utilizzato in questo modo, il lipofilling non ha funzioni “riempitive” ovvero di aumento in senso stretto, ma piuttosto migliorative sulla qualità del risultato.
Come si effettua una mastoplastica additiva ibrida
Il grasso prelevato da questi distretti corporei sarà quindi trattato e reinserito nel seno. Attraverso l’incisione viene inserita una cannula e con un’ aspirazione negativa delicata vengono prelevate le cellule adipose. Queste cellule poste in apposite siringhe vengono quindi decantate e purificate.
Il grasso aspirato dalla liposuzione viene quindi depositato nell’area predeterminata del seno, viene eseguito negli strati più profondi ghiandolari e in un piano superficiale a livello dei poli superiori e mediali del seno, mimetizzando così il bordo dell’impianto e fornendo un décolleté dall’aspetto estremamente naturale.
Chi può ricorrere alla tecnica ibrida?
Questo tipo di tecnica, però, non è adatta a tutte. Per ovvie ragioni, infatti, è riservata a donne che possiedono un certo accumulo di grasso su cosce, fianchi, addome e l’interno delle ginocchia in modo da permetterne il prelievo.
La mastoplastica additiva ibrida permette inoltre di ottenere il risultato desiderato dalla paziente con l’utilizzo di protesi più piccole, dato che una parte del volume raggiunto sarà ottenuto con il lipofilling. Inoltre, inserendo protesi più piccole, ci sarà il meraviglioso vantaggio di ottenere cicatrici meno lunghe proprio perché le incisioni che serviranno saranno minime dovendo inserire impianti più piccoli.
L’aggiunta del lipofilling permetterà poi di sfumare i bordi laterali e centrali del seno anche in quelle pazienti così magre e con la pelle così sottile, che potrebbero altresì avere dei risultati più evidenti in termini di visibilità dei contorni della protesi.
Si raccomanda la prima visita specialistica per poter dare la corretta indicazione e per poter eseguire il miglior trattamento chirurgico alla paziente per soddisfare le esigenze richieste.





