MASTOPLASTICA RIDUTTIVA
È un intervento chirurgico volto alla riduzione dei volumi mammari associato sempre ad un lifting del complesso areola-capezzolo. Ideale per pazienti che hanno seni molto grandi e quindi pesanti che causano disagio alla paziente da vestita e da nuda.
Seni molto voluminosi sono altresì causa di mal di schiena a causa del peso eccessivo.
Il volume eccessivo del seno è quasi sempre accompagnato da ptosi mammaria. Ovvero la discesa del complesso areola-capezzolo. In linea generale è un difetto congenito dalla pubertà ma non sono casi rari di crescita volumetrica della mammella nel corso degli anni piuttosto che in epoca post-menopausale .
Mastoplastica riduttiva gallery, prima e dopo.
Durata intervento
da 120 a 180 minuti
Anestesia
Generale
L’intervento di riduzione del seno, noto anche come mastoplastica riduttiva, è una procedura utilizzata per rimuovere il grasso, i tessuti e la pelle in eccesso dal seno. Se si possiede un seno grande, è possibile scegliere di sottoporsi a un intervento chirurgico di riduzione del seno per alleviare il disagio o ottenere una dimensione del seno più proporzionata al proprio corpo.
La chirurgia di riduzione del seno può anche aiutare a migliorare l’autostima e fiducia in se stessi e la capacità di partecipare ad attività fisiche.
Potrebbe essere necessario posticipare l’intervento di riduzione del seno se si hanno determinati piani per il futuro, come ad esempio:
Nascita. L’allattamento al seno può essere difficile dopo un intervento chirurgico di riduzione del seno, sebbene alcune tecniche chirurgiche possano preservare la capacità di allattare.
Perdita di peso. Se sei interessata a perdere peso potresti dover aspettare per decidere se un intervento chirurgico di riduzione del seno è una buona opzione per te. La perdita di peso si traduce spesso in cambiamenti nelle dimensioni del seno.
Per chi è indicato l’intervento di mastoplastica riduttiva
La mastoplastica riduttiva serve a ridurre il volume, le dimensioni del seno. È una chirurgia che serve anche a riconizzare la mammella e quindi migliorarne la forma. Qualora presente una asimmetria preoperatoria questa verrà corretta durante l’intervento.
Le tecniche chirurgiche scelte dipendono dal singolo caso clinico. Le cicatrici finali sono proporzionali alla quantità di tessuto che viene rimosso. La cicatrice minima sarà periareolare (intorno all’areola) e verticale (dalla base dell’areola fino al solco sottomammario), nelle grandi ipertrofie si rende necessaria anche la cicatrice nel solco sottomammaria prendendo il nome di “T” invertita.
La qualità della vita, dopo l’intervento, migliora notevolmente in termini di funzionalità ed estetica.
Durata e tipo di intervento chirurgico
L’intervento ha una durata variabile dalle 2 alle 3 ore ed è eseguito in anestesia generale. La procedura prevede una notte di degenza in clinica.
Bisogna tenere presente che la chirurgia di riduzione del seno è una metodica che deve soddisfare tutti i requisiti di un vero e proprio intervento importante: visita medica preoperatoria, anestesia generale e ultimo ma non ultimo un professionista specializzato in questo tipo di procedimento chirurgico.
Richiedi un preventivo per eseguire una Mastoplastica riduttiva con il Dott. Ernesto Buccheri a Roma e Milano con le migliori garanzie e sicurezza. La prima visita specialistica è fondamentale per un preventivo preciso e comprendere tutti i possibili rischi e complicanze relative all’intervento di mastoplastica riduttiva.
Domande frequenti
Sebbene con una bassa frequenza, possono comparire le seguenti complicazioni:
Ematoma: È l’accumulo di sangue che si verifica quando il coagulo che ostruisce un vaso si rompe. In caso di abbondante sanguinamento intraoperatorio, vengono lasciati i drenaggi; ma una volta che l’ematoma si è instaurato, è necessario intervenire nuovamente per evacuarlo.
Infezione: Il rischio di infezioni oggi è molto basso, poiché si prevengono con un trattamento antibiotico. Tuttavia, se appare, ea seconda del suo grado di intensità, i suoi effetti potrebbero influenzare l’aspetto della cicatrice e il risultato in generale.
Allargamento della cicatrice: Non è raro riscontrare allargamenti di cicatrici che sono state sottoposte a stress, soprattutto quando è stata inserita una protesi mammaria. In alcuni casi, è previsto e programmato un ritocco della cicatrice per migliorarne l’aspetto.
Cicatrici ipertrofiche e cheloidi: La cicatrice può essere di scarsa qualità, estremamente spessa e lenta a sbiancare (ipertrofica), circostanza che dipende dalla natura del paziente e dalla sua età.
Cheloide: È una complicazione della cicatrice, con la sua crescita eccessiva. Nella razza bianca è raro, tuttavia, nella razza nera il suo aspetto non è raro.
Iperpigmentazione delle cicatrici: O per la natura del paziente, per l’esposizione prematura al sole o per l’assunzione di alcuni farmaci. Per risolvere questa complicanza, oltre al trattamento laser si utilizzano creme e peeling depigmentanti, ottenendo buoni risultati.
Necrosi: Quando il seno è grande, indipendentemente dal fatto che la tecnica sia ben eseguita, a volte ha come complicanza l’assenza di circolazione sulla punta del ‘lembo’ che serve a spostare il complesso areola-capezzolo e, quindi, si perde e deve essere sostituito ricostruire. Non è un evento frequente, ma deve essere tenuto in considerazione e il paziente deve essere avvertito.
sieromi: Accumuli di liquido sieroso che se si presentano, devono essere evacuati, ma non è molto importante.
La riduzione del seno è controindicata in qualsiasi paziente con malattia mammaria nota o sospetta; così come nelle donne in gravidanza, in allattamento o fino a sei mesi dopo il parto
Nei casi in cui la riduzione è significativa (da 500 gr.), la paziente non può essere sicura di poter continuare ad allattare.
Nelle riduzioni importanti può esserci una perdita della sensibilità erotica, quella tattile recupera.
Non esiste una tecnica per cancellare le cicatrici. Possono essere migliorate con diverse procedure, incluso il laser.
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